Casa natale dello statista melfitano Francesco Saverio Nitti
Chiese, strade e piazze storiche, monumenti, palazzi ed edifici storici, insediamenti rupestri.

Francesco Saverio Nitti, statista e studioso di fama internazionale, nasce a Melfi nel 1868.
Frequenta il Liceo Ginnasio di Potenza e nel 1882 si trasferisce a Napoli dove continua a studiare.
Giustino Fortunato diviene per Nitti un importante riferimento.
Nel 1890 consegue la laurea.
Nel 1899 diventa professore di Scienze della Finanza e Diritto Finanziario nell’Università di Napoli.
Nel 1904 diviene deputato di Muro Lucano, nel 1911 è Ministro dell’Agricoltura, dell’Industria e del Commercio nel governo Giolitti.
Grazie a lui nasce l?Istituto Nazionale delle assicurazioni (1912).
Nel 1913 sempre a Muro Lucano viene rieletto.
Nel 1914 si dimette.
Nel 1917 ottiene il Ministero del Tesoro nel Governo Orlando.
Nel 1919 forma un suo ministero.
Nel 1920 contestato, si dimette da Presidente del Consiglio.
Nel 1921 viene rieletto ma, bersaglio dei fascisti, si ritira nei pressi di Maratea.
Nel 1922 non riconosce la legittimità del governo fascista.
Nel 1923 gli squadristi fascisti assaltano la sua abitazione romana, devastandola
Nitti decide di lasciare l’Italia.
Nel 1926 a Parigi continua l’attività di organizzazione antifascista.
Nel 1943 è prelevato dalla SS e deportato in Tirolo.
Viene liberato nel maggio del 1945.
E’ eletto all’Assemblea Costituente, poi è senatore di diritto.
Il 1952 si candida nella lista civica.
Muore a Roma nel 1953.
Tra le opere vanno ricordate: “Nord e Sud “ (1900) – “La decadenza dell’Europa” – “Le vie della ricostruzione” (1922) – “Bolscevismo, fascismo e democrazia” (1927) – “Meditazione dell’esilio” (1948) – “Meditazioni e ricordi” (1953).