La una, la doi

La uno, la due, la tre cancelle
la quattro, la cinque la salzarella,
sicchimbò sicchimbò,
suona campana che sedici sono.
E se torni a contarli,
sempre sedici si troveranno.

Pis e pisella

Pis e pisella
fiore di cannella,
cannella così sia,
c’è una penna in culo a na’,
scarafò scarafucchiò,
tira il piede a te.

A-mamà-cicì-cocò
tre civette sul comò,
che facevano l’amore
con la figlia del dottore,
il dottore s’ammalò
a-mamà-cicì-cocò

Sotto il ponte
ci son tre conche
passa il lupo e non le rompe,
passa il figlio del re
e le rompe tutt’ e tre.

Ninna ninna

Ninna ninna ninna ninnarella
il lupo mangiò la pecorella.
Tu pecorella mia come facesti
quando in bocca al lupo ti vedesti.
Tu pecorella mia come farai
quando in bocca al lupo ti vedrai,
se la pecorella non fosse nata
il lupo non l’avrebbe mangiata.

Madonn Madonn

Madonna Madonna Madonna
sotto il letto c’è lo spauracchio.
Sono andata per scacciarlo
ma mi ha fatto spaventare.
Ma se la Madonna vuole,
lo spauracchio vola via.

Lia lia là

Lia lia là questo figlio devo sposarlo. E quando la mamma lo fa sposare che gran banchetto farà, con un quarto di crusca tutti gli amici inviterà. Poi con un quarto di farina di fave trentasei coltellate. Vieni a comprare che t’invito, porta la sedia se vuoi sederti, porta il vino che il mio è aceto, porta il pane se vuoi mangiare. Nna...

Volla voll

Volla volla andiamo a Rampolla, andiamo a comprare tre cipolle. Una a me, una a te, una al figlio del re. E il re è ammalato, vuole il cioccolato. Cioccolato non ce n’è, và a prenderlo al caffè. Il caffè è chiuso e va’ a spiare  nel pertugio....