Ucraina uccisa a Melfi, fermato il convivente
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Il convivente e' stato fermato nella nottata dai Carabinieri della Compagnia di Melfi con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla ''gelosia morbosa'' che lo aveva spinto a schiavizzare la donna.
Sarebbe stato proprio lui a segnalare la presenza del cadavere e richiedere l’intervento dei militari che, giunti immediatamente sul posto, hanno da subito intuito che il decesso era avvenuto per percosse.
Sul volto della vittima infatti, ritrovata distesa a letto, erano presenti evidenti tumefazioni.
Preziosa per la risoluzione del caso la collaborazione degli uomini del Nucleo investigativo del Comando provinciale Carabinieri di Potenza che hanno effettuato i rilievi tecnico – scientifici. Dalle dichiarazioni dell’arrestato, V. Y., erano emerse da subito delle contraddizioni.
All’origine del gesto folle ci sarebbe la morbosa gelosia dell’uomo che più volte avrebbe violentato la compagna.
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